Comitato Aarhus: ammissibile la comunicazione di S&P

Nel corso della riunione tenutasi dal 13 al 16 giugno 2023, il Comitato di controllo della Convenzione di Aarhus (c.d. Compliance Committee) ha esaminato l’ammissibilità di una comunicazione da parte del pubblico presentata dallo Studio S&P nell’interesse di un Comitato italiano di tutela dell’ambiente.

La comunicazione mette in luce talune gravi problematiche di carattere strutturale nell’attuazione, a livello interno, del c.d. “terzo pilastro” della Convenzione di Aarhus, relativo all’accesso alla giustizia.

Sotto un primo profilo, la comunicazione censura la prassi delle giurisdizioni amministrative di condannare le associazioni soccombenti nei giudizi in materia ambientale al versamento di importi “eccessivamente onerosi” a titolo di rifusione delle spese legali ex art. 91 c.p.c., in violazione degli artt. 3 e 9 della Convenzione di Aarhus. Inoltre, la comunicazione rileva l’assenza di un quadro normativo e giurisprudenziale idoneo a garantire il riconoscimento della legittimazione ad agire in giudizio delle associazioni non riconosciute dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in contrasto con gli artt. 2, 3 e 9 della Convenzione.

L’Avv. Cecilia De Marziis ha presentato la posizione del Comitato ricorrente sulla ammissibilità della comunicazione nell’ambito della sessione pubblica del 13 giugno, in cui lo Stato italiano è stato rappresentato da funzionari del Ministero dell’Ambiente. Con decisione resa pubblica il 16 giugno 2023, il Comitato ha ritenuto la comunicazione ammissibile in via preliminare.

Con specifico riguardo alla questione dell’eccessiva onerosità delle condanne alle spese nei giudizi in materia ambientale, il Comitato, accogliendo l’istanza presentata dal Comitato ricorrente, ha ritenuto sussistenti i presupposti per l’applicazione della procedura sommaria istituita con decisione del 15-18 giugno 2010, in quanto le medesime questioni giuridiche sollevate nella comunicazione erano già state oggetto di precedenti Findings and recommendations adottati nei confronti dell’Italia il 6 luglio 2021. Il Comitato è quindi stato invitato a partecipare alla procedura di follow-up relativa alla decisione VII/8j del Meeting delle Parti avente ad oggetto l’applicazione della Convenzione nell’ordinamento italiano.

Per quanto concerne la questione della legittimazione ad agire delle associazioni di tutela ambientale, il Comitato ha disposto la trasmissione della comunicazione allo Stato italiano, al quale sarà assegnato un termine di cinque mesi per presentare al Comitato le proprie osservazioni scritte ai sensi del par. 23 dell’allegato alla Decisione I/7 del Meeting delle Parti.

Il team legale dello Studio S&P che si occupa del caso è composto dall’Avv. Prof. Andrea Saccucci e dall’Avv. Cecilia De Marziis.

La comunicazione al Compliance Committee è stata redatta con la collaborazione della Stategic Litigation and Human Rights Clinic dell’Università di Torino.

PROFESSIONALS
Managing Partner