Carenza di posti nelle REMS: la Corte europea apre il contraddittorio

Con provvedimento del 7 aprile 2020, pubblicato il 15 luglio 2020, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dato il via all’esame in contraddittorio del ricorso presentato nel marzo 2020 da un giovane paziente psichiatrico per lamentare l’illegittima privazione della libertà conseguente al mancato trasferimento in una REMS e la mancata fruizione in carcere dei trattamenti medico-sanitari richiesti dalla sua patologia psichiatrica.

Il ricorrente, affetto da bipolarismo e gravi disturbi della personalità, è stato a lungo detenuto presso un istituto penitenziario ordinario nonostante, nel gennaio 2019, il Magistrato di Sorveglianza avesse applicato nei suoi confronti la misura di sicurezza del ricovero in una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (“REMS”). Tale provvedimento era rimasto ineseguito a causa della cronica carenza di posti disponibili nelle REMS.

La comunicazione del ricorso al Governo con il conseguente avvio della fase del contraddittorio scritto tra le parti è avvenuta contestualmente all’adozione di una misura cautelare ex art. 39 del Regolamento di procedura con la quale la Corte europea aveva ordinato al Governo l’immediato trasferimento del ricorrente presso una struttura idonea ad assicurargli la fruizione di un trattamento adeguato alle sue condizioni di salute.

In questo stadio della procedura, il Governo italiano sarà chiamato a rispondere agli articolati quesiti formulati dalla Corte europea, fra cui quello se possa dirsi legittima la detenzione di un soggetto nei cui confronti è stata applicata la misura di sicurezza del ricovero in REMS nel tempo (solitamente assai lungo) necessario affinché si renda disponibile un posto.

La eccezionale celerità con la quale la Corte ha ritenuto di dare seguito alle istanze avanzate dal ricorrente conferma la rilevanza delle questioni sollevate dal ricorrente, le quali si legano a doppio filo al gravissimo problema di carattere strutturale derivante dalla cronica carenza di posti disponibili nelle REMS.

Secondo le ultime statistiche pubblicate dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale a giugno 2020, risultano 714 le persone destinatarie di provvedimenti di applicazione della misura di sicurezza detentiva in attesa di ricovero nelle 29 REMS attive sul territorio nazionale, 63 delle quali sono illegittimamente detenute in strutture penitenziarie, mentre le restanti 651 sono in stato di libertà.

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