Pensioni militari da ricalcolare: S&P vince in Corte dei Conti Calabria

Con sentenza del 21 settembre 2018, la Sezione giurisdizionale regionale della Corte dei conti per la Regione Calabria ha integralmente accolto la domanda di ricalcolo della pensione presentata dallo Studio S&P nell’interesse di un Colonnello della Guardia di Finanza cessato dal servizio nel periodo del blocco degli incrementi retributivi nel pubblico impiego (2011-2015), il quale contestava il mancato computo a fini pensionistici degli aumenti stipendiali e delle progressioni di carriera che sarebbero dovute maturare durante tale periodo.

Facendo proprie le argomentazioni avanzate dall’Avv. Prof. Andrea Saccucci e dall’Avv. Matteo Magnano di S&P, la Corte dei conti calabrese ha ritenuto che un effetto “cristallizzante” della sospensione delle progressioni di carriera sul trattamento previdenziale – proprio come quello subito dal ricorrente – configurerebbe una protrazione ad infinitum del blocco retributivo e, pertanto, una manifesta violazione dei principi enunciati dalla Corte costituzionale in particolare nelle sentenze n. 304/2013, n. 310/2013 e n. 154/2014 relativamente alla legittimità delle misure eccezionali di blocco degli aumenti stipendiali.

Il giudice contabile ha, quindi, ritenuto necessaria e praticabile un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 9, comma 21, secondo periodo, del D.L. n. 78/2010 tala da scongiurare il prodursi di un sacrificio permanente (non più costituzionalmente giustificabile) ai danni della categoria di soggetti in questione.

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